Ciclismo - Vuelta

Vingegaard: “Si può protestare, ma non in questo modo”

Plugge, capo della Visma, lamenta possibili influenze sul risultato finale

  • Oggi, 15:10
  • 2 ore fa
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Leader della generale

  • Keystone

Sia Jonas Vingegaard che il capo della Visma-Lease a Bike Richard Plugge hanno avuto da ridire sulle proteste che alla Vuelta hanno costretto anche la 16a tappa a chiudersi alcuni chilometri prima del traguardo previsto. Il danese, leader della generale e che inizialmente aveva simpatizzato con i manifestanti Pro-Palestina, ha affermato: “È un peccato che sia capitato di nuovo. Si può protestare, ma non in questo modo. Non dovrebbe essere possibile non riuscire a finire la tappa. Spiace che i tifosi spagnoli non siano riusciti a vedere l’arrivo”.

Plugge, CEO della squadra olandese, è stato ancora più diretto e ha lanciato anche una frecciatina agli organizzatori: “Fintanto che l’UCI e gli organizzatori fanno continuare la gara mi immagino che riescano a mantenere la sicurezza. Ma è già la seconda volta che capita e questo ha un impatto sul risultato finale”. Nel frattempo è stato annunciato che per le tappe conclusive previste nel weekend a Madrid verranno dispiegati oltre 1’000 agenti di polizia.

00:53

Vuelta, il servizio sulla 16a tappa (TG Notte Sport 09.09.2025)

RSI Sport 09.09.2025, 23:14

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