Occhio ai monopattini di Riga

dall'inviato a Riga Federico Fiorito

Sfrecciano per la città, portano il nome di Bolt, non Usain, anche se il richiamo pare più che azzeccato. I famigerati monopattini elettrici, che in altre e più grandi capitali europee creano più di un problema, qui a Riga corrono incontrastati su strade e marciapiedi. E con l’arrivo dei Mondiali sono diventati gettonatissimi anche tra tifosi e addetti ai lavori, che improvvisano parcheggi qua e là attorno all’Arena Riga.

Comodi per percorrere i circa due chilometri che separano il centro dalla pista, pratici da scovare attraverso l’apposita app e piuttosto economici, diventano vere e proprie minacce quando a tarda sera i tifosi lasciano la fan zone per rincasare con la stanchezza della giornata sulle spalle innaffiata da qualche birra di troppo, come sempre bevanda principe della kermesse iridata.

Ti superano barcollanti, si cimentano in garette effettuando gincane tra i pedoni che riempiono i marciapiedi della città e di tanto in tanto qualche monopattino viene condiviso a coppie, rendendo il mezzo più lento, ma decisamente più instabile. E la tariffa? È al minuto, non a distanza percorsa, cosicché più veloce riesci ad andare, meno spendi. Uomo avvisato…