Settimana al ribasso dopo i fuochi d’artificio del primo weekend: raccolti solo due punti su 9 con anche due sconfitte (su 2) alla Gottardo Arena, dove già l’anno scorso s’era perso troppo; vietato iniziare a farsene condizionare. Non mancano però gli spunti positivi, la coppia Juvonen-Virtanen ad esempio si è confermata al top.
++ special teams: il box play (con la coppia Kostner-Landry a suonare la carica) è un muro, finora 0 reti incassate, nonostante due situazioni anche a 3 contro 5, compreso 1’35” ieri sera. Il powerplay può di sicuro essere perfezionato, ma intanto ha portato in dote un gol in ogni partita. Due certezze attorno alle quali costruire maggior consistenza anche nel gioco a 5c5.
+ Nando Eggenberger: dapprima l’elegantissimo assist a Kneubuehler per il gol allo Zugo, poi finalmente il sigillo personale a Langnau. Dopo una stagione complicata che ne ha minato certezze e autostima, il 23enne attaccante forse sta tornando. Non è uno scorer puro (12 reti il tetto massimo nelle due prime stagioni a Rapperswil), ma di sicuro e a maggior ragione quest’anno l’Ambrì avrà bisogno anche dei suoi punti per rimanere a galla.
- Tim Heed: non ha certo fatto peggio di altri, intendiamoci ed ha l’alibi – inattaccabile – di un problema ad un piede che lo condiziona palesemente. Però è ancora il lontano parente del difensore a tutta pista di cui si è subito innamorata la Gottardo Arena. L’Ambri lo aspetta, perché ne ha troppo bisogno.
-- Inti Pestoni: inizio molto in sordina. Inti è decisamente giù e sembra esserlo in primis dal punto di vista della brillantezza atletica. Poco esplosivo, poco reattivo, poco vivo. Tre assist spalmati sulle prime tre serate, poi un weekend in bianco. Cereda gli ha messo al fianco Spacek e Lilja, della linea insomma non può lamentarsi, ora tocca a lui.










