"Una nuova esperienza per crescere"
Michael Fora: "Non lascerò Ambrì a cuor leggero, ma era il momento"
di Luca Steens
Michael Fora è sollevato quando si presenta davanti alla stampa per spiegare il suo passaggio a fine stagione da Ambrì a Davos. L'operazione avrebbe dovuto essere annunciata dopo la Coppa Spengler, ma radiomercato ha anticipato i tempi. Poco male per il 26enne, che ha firmato per 4 anni con i grigionesi, visto che essendo al momento infortunato ha il tempo per far capire a tutti che "era il momento di fare una nuova esperienza, per crescere come persona e vedere qualcosa di nuovo".
"Come ho detto a Paolo e a Luca, ho passato sette grandissimi anni qui ad Ambrì, e non è finita visto che ho una missione fino a fine stagione. Se guardiamo alla carriera di un giocatore di hockey, è quasi la metà. Ho sentito questa necessità, per cambiare anche come persona".
"Ho scelto Davos perché mi è piaciuto il progetto. Quando sono andato da loro mi hanno fatto una buona presentazione. Ogni tanto cercavo di capire come mi sentivo in quella stanza. A me non importa tanto chi sono le persone, che presentazione fanno, quanti soldi mi daranno. Per me l'importante è come mi sento in un ambiente. È questo anche il motivo per il quale sono rimasto tutti questi anni ad Ambrì, perché mi trovavo benissimo. Quel giorno quando abbiamo fatto il meeting nei Grigioni mi sentivo gioioso, quindi ho capito che sarebbe potuta essere la squadra giusta dove giocare".
Come proseguirà la stagiona di Fora da qui alla fine del campionato, una volta rientrato dall'infortunio? "Non devo dimostrare niente a nessuno. Non devo dimostrare all'Ambrì di essere ancora più legato. Fino dal primo momento in questi 7 anni ci ho messo tutto quello che avevo, con il cuore e la testa. Devo fare quello che ho sempre fatto".
E Duca e Cereda come l'hanno presa? "Fin da subito mi hanno compreso. Sono dispiaciuti, come me d'altronde. Non lascerò l'Ambrì a cuor leggero perché fa parte di me. Nelle loro facce però ho visto che mi hanno capito. Fa parte della carriera di uno sportivo vedere qualcosa di diverso".