Dopo la polemica sull’Arena Santa Giulia e a meno di 50 giorni dall’inizio dei Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, il presidente della FIS Johan Eliasch ha espresso preoccupazione per i ritardi nei preparativi, definendoli addirittura “inspiegabili”. A margine della tappa di Coppa del Mondo femminile a Val d’Isère, il dirigente svedese ha sottolineato come “non sia tutto pronto” e ha invitato Governo italiano e regioni organizzatrici ad accelerare i lavori.
Abbiamo un piano B, un piano C, un piano D… Ma è spiacevole ritrovarsi in una situazione nella quale non ci saremmo mai dovuti trovare
Johan Eliasch, presidente della FIS
Nel mirino soprattutto Livigno, che ospiterà le prove di snowboard e sci freestyle e dove la produzione di neve artificiale è finita sotto i riflettori dopo un “problema tecnico” riconosciuto dagli organizzatori. Per l’innevamento del nuovo Snow Park servirà infatti anche della neve artificiale, prodotta dai cannoni alimentati dal bacino sul Monte Sponda (203’000 m³). I lavori, costati 21,7 milioni di euro, si sono conclusi a fine novembre, ma l’avvio della produzione - previsto già la scorsa settimana - sembrerebbe non essere ancora avvenuto.


