Vi dice qualcosa la rivalità Borg-McEnroe? Le sfide fra il biondo svedese e l’istrionico statunitense hanno segnato un’epoca, restando nella memoria e nel patrimonio della storia del tennis. Eppure i due, a cavallo fra il 1978 e il 1981, hanno sì giocato l’uno contro l’altro spessissimo ma per un totale complessivo di “ sole” 14 partite, bilancio 7-7. Qualunque grande appassionato di questo sport, e anche buona parte dei non appassionati, ne ha però già sentito parlare.
Bene: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, rispettivamente 24 e 22 anni, ieri a Torino sono scesi in campo (esibizioni escluse) per la sedicesima volta uno di fronte all’altro, cementando una rivalità che, date le premesse, entra già di diritto nell’epica narrativa della storia del tennis. Sette finali consecutive, a cominciare da Pechino 2024 per finire con il secondo trionfo a Torino del campionissimo italiano. Di fatto una delle poche sfide dirette recenti vinte dal rosso altoatesino, per un duello psicologico che però non sembra mai chiaramente predeterminato né scontato, come ha dimostrato l’ultima tesissima partita.
Di garantito ci sono sempre invece lo spettacolo, la tensione, le emozioni di un misurarsi rusticano in campo e cavalleresco fuori. Due bravi ragazzi, completamente diversi, ma egualmente simpatici, atipici nel loro essere personaggi carismatici pur se sostanzialmente agli antipodi sia morfologicamente, sia caratterialmente. La coppia perfetta, la più simile a Federer-Nadal che si potesse pretendere. E come ogni coppia invidiabile che si rispetti, un solo elemento può metterne in discussione l’equilibrio: il famoso “ terzo incomodo”, quello che tennisticamente è stato in modo fragoroso Novak Djokovic.
Le cene al lume di candela a base di carote e paella sono deliziose e di certo, al momento, nessuno ne farebbe a meno. Eppure alzi la mano chi non gradirebbe aggiungerci talvolta un colpo di pepe a rendere la situazione un po’ più saporita e piccante, come mirabilmente fecero nel recente passato campioni del calibro di Murray, Del Potro e Stan “The Man” Wawrinka.
A voler fare quelli che proprio non si accontentano, è questo ciò che manca oggi: l’imprevedibilità del percorso, delle tappe da superare con rischi e fatica per poi ritrovarsi alla sfida finale, quella dei due titani, senza che questa sembri quasi scontata. Insomma: l’ultima puntata della serie blockbuster Sinner-Alcaraz la si vorrebbe sempre, ma, come in un film thriller di livello, si vorrebbe che l’intreccio della trama non venisse svelato troppo presto. Riuscirà il 2026 a sorprenderci con questa novità? A produttori e attori principali il compito di fare uno sforzo in più.

ATP Finals, highlights di Sinner-Alcaraz (16.11.2025)
RSI Sport 16.11.2025, 22:24

Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 16.11.2025, 18:30
Contenuto audio




