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Gaza: fra incursioni e attese di aiuti

Un collaboratore dell’UNRWA perde la vita in un raid sferrato da Israele nel sud della Striscia - Sempre in viaggio la prima nave sul corridoio marittimo da Cipro per la consegna di aiuti

  • 13 marzo, 17:57
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Gaza sempre scossa dalle esplosioni: qui un'intensa colonna di fumo ripresa dal territorio israeliano

  • reuters
Di: AFP/ARi

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha reso noto che almeno un suo collaboratore ha perso la vita a seguito di un raid israeliano sferrato contro uno dei suoi magazzini a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Altri 22 collaboratori dell’organismo dell’ONU sono rimasti feriti, si legge in un comunicato diffuso oggi, mercoledì.

“L’attacco di oggi a uno dei pochi centri dell’UNRWA ancora operativi” nella Striscia “interviene in un momento nel quale la malnutrizione, e persino in certe zone la carestia, si sta diffondendo nel territorio”, ha dichiarato il direttore dell’Agenzia Philippe Lazzarini. Contattate dall’agenzia France Presse, le forze armate israeliane non hanno per ora rilasciato commenti.

In queste ore è sempre in navigazione la prima nave carica di viveri che utilizza un corridoio marittimo umanitario fra Cipro e la Striscia. L’imbarcazione, con a bordo circa 200 tonnellate di aiuti, appartiene alla ONG spagnola Open Arms e, secondo un suo portavoce, dovrebbe impiegare “diversi giorni” prima di giungere ad un approdo non identificato sulle coste della Striscia. Una seconda nave, appartenente ad uno Stato finora imprecisato, si trova poi nel porto di Larnaca, in attesa del buon esito di questa prima consegna di viveri.

Intanto un gruppo di volontari ebrei e arabo-israeliani ha tentato, con dei camion, di dirigersi verso uno dei valichi meridionali di accesso alla Striscia per far passare degli aiuti alimentari. La carovana tuttavia, in assenza delle autorizzazioni richieste per il transito degli automezzi, è stata bloccata dai militari israeliani.

Fra gli ultimi sviluppi del conflitto rientra anche l’uccisione di un miliziano di Hamas, dopo un raid sferrato con droni sulla città costiera di Tiro, in Libano. Si trattava, secondo le forze armate israeliane, di “un elemento centrale nell’organizzazione terroristica” di Hamas. L’organizzazione radicale islamica ha in seguito lanciato un appello ai palestinesi della Cisgiordania per “marciare verso” la Spianata delle Moschee a Gerusalemme e “spezzare le catene dell’occupazione del suo assedio”.

RG 12.30 del 13.03.24 - La corrispondenza di Michele Giorgio

RSI Mondo 13.03.2024, 17:54

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