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Le "concordanze" della Divina Commedia

Terza pagina, 23 febbraio 1976

  • 23.02.1976
  • 14:49
  • IMAGO / UIG

La puntata di "Terza pagina" (curata da Aldo Borlenghi), diffusa il 23 febbraio del 1976, presenta e spiega l'importanza della grande opera pubblicata da Einaudi "Le concordanze della Divina Commedia". Un evento importante negli studi sulla lingua e letteratura italiane. L'opera in quattro tomi, di 4000 pagine con un rimario in appendice (e un indice analitico di Francesco Mazzoni), è curata da Luciano Lovera e introdotta dalla prefazione di Gianfranco Contini che si apre con un'invocazione: “Oh italiani. Io vi esorto alle concordanze”. Una battuta che scherzosamente ma intenzionalmente desidera riportare alla storica invocazione del Foscolo ai giovani affinché si dedichino alla storia nella prolusione alle sue lezioni di eloquenza tenute all'Università di Pavia nel 1809.

Così aggiunge Contini nella prefazione: "L'edizione di Einaudi offre [a differenze delle precedenti] il grande vantaggio di non essere opera fatta da macchine ma di essere state compilate a mano. E solo l'attenzione dello studioso consente di avvertire certe strutture in cui il singolo vocabolo si situa, e come esso riesca caratteristico solo in quella complessiva struttura espressiva delle consuetudini e delle forme del linguaggio del poeta".

Un'opera immensa che ha permesso di rappresentare e ricostruire la grammatica dantesca. Si aggiunga che il testo seguito è quello dato da Giorgio Petrocchi per l'edizione nazionale della Società dantesca italiana. Si tratta del testo critico della commedia secondo l'antica vulgata già dal Petrocchi stabilito e pubblicato nelle edizioni Mondadori. Nei quattro volumi degli anni 1966 e 1967.

Seguono esempi e la lettura di alcuni passi, tra i più controversi, della Commedia, a dimostrazione dell'importanza di questo immenso lavoro per l'analisi delle varianti e l'esegesi interpretativa dell'opera dantesca.

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