Incontro con Haim Baharier

LASER
Da lunedì 26 a mercoledì 28 maggio 2014 alle ore 09:00
In replica alle 22:35

Il maestro del pensiero ebraico Haim Baharier apre agli ascoltatori “La valigia quasi vuota” della sua vita (titolo del suo ultimo libro Garzanti), raccontando esperienze uniche tra genialità e claudicanza. «Non è stato facile sezionare, dividere, fare ordine tra i ricordi, le sensazioni – afferma Baharier –. Ogni momento che scandiva la mia crescita era prezioso e portatore del nuovo». È a partire dai ricordi, dalle voci e dalle leggende sullo scostante, misterioso e onnisciente Monsieur Chouchani che Haim Baharier racconta, per la prima volta, la propria vita in tre Laser incontri, curati da Antonio Ria. L’infanzia nella Parigi del dopoguerra, la scoperta del mondo dei sopravvissuti della Shoà: tra memorie personali e inedite storie collettive, emblema di un intero popolo. Emerge la potenza di un raffinato narratore; ma gli incontri e le esperienze vengono mediati dalla sapienza dello studioso di ermeneutica biblica, divenendo simboli da interpretare e da cui – a distanza di anni – trarre ancora oggi insegnamenti di vita. Da vero maestro, Haim Baharier sa trarre frutto anche dalle terribili esperienze di chi ha visto la morte negli occhi e sa trasmettere una forza interiore che riesce a redimere un male abissale, trasformandolo in saggezza di vita. Come la claudicanza di Chouchani che da difetto fisico diventa emblema essenziale della conoscenza. E alla fine è questa conoscenza che Haim Baharier vuole trasmettere, prendendo lo spunto dalla scoperta di alcuni aspetti della storia del Novecento che lui da ragazzo ha sperimentato come figlio di due reduci dai campi di concentramento: esperienze tragiche che il giovane Haim, aiutato da insigni maestri come Emmanuel Lévinas, sa trasformare in sapienza di vita.

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