LA 2, lunedì 9 giugno, 21:55

Ricordando Max Huber  

Il documentario che ripercorre vita e carriera dell’artista 

  • Ieri, 10:21
Max Huber a Sagno

Pioniere della grafica moderna, visionario del design e figura chiave della comunicazione visiva del secondo Novecento, Max Huber è il grafico svizzero che si è occupato dell’identità visiva di grandi realtà italiane come La Rinascente, Olivetti, Esselunga, Feltrinelli e il gruppo geografico De Agostini. Ma Huber è stato coinvolto anche in altre collaborazioni di rilievo come quelle con la Triennale di Milano o i poster disegnati per le gare automobilistiche di Monza.  


Nel corso della sua lunga e brillante carriera è proprio alla mano del grafico svizzero che si deve la creazione dell’identità visiva di alcuni dei marchi e simboli più iconici del boom economico italiano. Un esempio tra tutti è l’iconica esse simbolo dei supermercati Esselunga, concepita e disegnata proprio da Max Huber, così come il celebre logo dei grandi magazzini La Rinascente.  


L’eredità del grafico è preservata dalla vedova del designer, Aoi Kono Huber, che da tempo si dedica alla conservazione dei lavori suoi e del marito così come dei loro archivi.  


Ricordando Max Huber è un documentario firmato da Mirko Aretini e Silvano Repetto, che ripercorre la vita e l’opera dell’artista di Baar attraverso materiali d’archivio esclusivi e le testimonianze di chi lo ha conosciuto e ammirato.  


Tra gli intervistati spiccano personalità del mondo della comunicazione e della grafica che offrono uno sguardo privilegiato sull’uomo e sull’artista. Tuttavia, figura centrale del documentario è la vedova di Huber Aoi Kono, con la quale inizia e si conclude il documentario, scelta che dà al girato un tocco d’intimità che aiuta lo spettatore ad immergersi ed avvicinarsi alla vita di Huber attraverso gli occhi di chi lo ha conosciuto meglio.  


Allo stesso modo sono tanti i contributi di amici e colleghi che hanno reso possibile il documentario ed aiutato gli autori a creare il ritratto umano e professionale che emerge dal film. Di particolare impatto è la testimonianza del celebre fotografo Oliviero Toscani, caro amico di Max Huber, con cui condivide la formazione zurighese e che ha accolto i documentaristi in casa sua nonostante la sua già difficile condizione di salute.  


Oltre a quelli della moglie e di Toscani, sono tanti i contributi che aiutano i registi a condurre lo spettatore attraverso la vita e la carriera di un genio artistico come Hubert, tra i quali spiccano l’architetto Mario Botta, i designer Anna Steiner e Franco Origoni e il grafico Bruno Monguzzi


Proiettato il 16 Maggio in un’anteprima da tutto esaurito al Cinema Multisala Teatro di Mendrisio, questo film è un omaggio a un personaggio che ha saputo riscrivere le regole della comunicazione e ha lasciato una traccia indelebile nella storia. 


Appuntamento a lunedì 9 giugno, 21:55, su LA2. 

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