Siamo tornati a raccontarvi della ditta di mobili Nativo, con sede nel canton Zurigo e diverse filiali in tutta Europa. Quest’azienda qualche anno fa aveva suscitato l’interesse delle trasmissioni per consumatori di tutta la Svizzera. Ne aveva parlato Patti chiari, ma anche Kassesturz e À bon entendeur. Il problema? I clienti non solo spesso non si vedevano consegnare i mobili acquistati, ma non riuscivano nemmeno a farsi rimborsare. Impotenti, molti di loro avevano deciso di raccontare la propria storia pubblicamente.
Com’è andata a finire? Ad anni di distanza, siamo andati a vedere se questi problemi sono stati risolti: secondo la nuova direzione, le disfunzioni sono state corrette. Ma perché allora ancora oggi ci sono consumatori che aspettano i loro mobili e i rimborsi? A rispondere alle nostre domande, in diretta da Belgrado, sarà proprio il nuovo proprietario del marchio Nativo, Filip Radovic.
Nota della Redazione (del 15.9.23)
Il signor Bertozzi ci ha comunicato che Nativo gli aveva promesso per iscritto la consegna delle sedie ordinate, in alternativa al tavolo mai fornito, entro 6/10 settimane. Questo termine è scaduto e lui nel frattempo non ha ricevuto né le sedie, né il rimborso del rispettivo importo di 1'935 franchi, né tantomeno una risposta alla sua mail di sollecito. A tutt'oggi Nativo non ha ottemperato agli impegni presi.
Segnalazione giunta in redazione - ottobre 2023
Forte di un precedente acquisto da Nativo nel 2020 (un letto e un divano di cui mi posso dire soddisfatto), il 2 luglio 2023 ho acquistato un divano modello Nemesis Principessa con illuminazione a led e prese usb. L’ho pagato 2’336 euro. La consegna sarebbe dovuta avvenire entro le 8 e le 12 settimane. Già a fine luglio ho iniziato a chiedere informazioni a Nativo in merito alla consegna per poi aumentare le mie richieste all’avvicinarsi della scadenza della 12ma settimana. Ad oggi, dopo la scadenza delle 12 settimane, Nativo non ha mai risposto né alle mie svariate mail né alle telefonate. Mi sento ingannato e mi chiedo se mai vedrò il divano che ho ordinato oppure il rimborso dell’importo versato.
Emanuele Todisco
NOTA DELLA REDAZIONE - AGGIORNAMENTO DEL 3.11.2023
Kassensturz-Espresso di SRF ha pubblicato un aggiornamento sulla situazione di Nativo
Link delll’articolo originale:
Traduzione
Fallimento di Nativo
di Stefan Wüthrich
I clienti del dubbio rivenditore di mobili alla fine probabilmente se ne andranno a mani vuote.
Il negozio di mobili Nativo di Regensdorf ha lasciato i clienti ad aspettare invano i mobili che avevano ordinato e pagato.
Di cosa si tratta?
Il negozio di mobili Nativo, con sede a Regensdorf, è giunto al capolinea: il tribunale distrettuale di Dielsdorf ha incaricato l’ufficio dei fallimenti di Höngg-Zurigo di avviare la procedura di fallimento. In passato, il negozio di mobili era finito ripetutamente sulle prime pagine dei giornali: numerosi clienti avevano ordinato e pagato dei mobili, ma non li avevano mai ricevuti. Erano stati disillusi dal servizio clienti. Le riviste per i consumatori SRF “Espresso” e “Kassensturz” (ndr. e anche due servizi di Patti chiari) ne hanno parlato.
Cosa significa questo per le persone colpite?
Ancora oggi molte persone sono in attesa di una consegna. “Espresso” è a conoscenza di casi in cui i clienti hanno pagato più di 5.000 franchi per mobili mai consegnati. Poiché i crediti dei clienti non sono prioritari in caso di fallimento di un’azienda, è probabile che il denaro vada perso. I salari dei dipendenti e le prestazioni sociali, ad esempio, hanno la priorità.
Cosa posso fare se sto ancora aspettando i mobili da Nativo?
È possibile presentare un reclamo presso l’ufficio dei fallimenti di Höngg-Zurigo
È importante fornire i relativi documenti giustificativi, ad esempio la conferma dell’ordine, l’estratto conto della carta di credito o la prova di un bonifico bancario. Potete anche presentare una denuncia penale.
Cosa succede dopo?
L’ufficio dei fallimenti si procura innanzitutto una visione d’insieme e verifica se l’attivo è sufficiente per portare avanti la procedura fallimentare. Questo include anche un inventario. Si decide quindi se e come condurre la procedura. Se vi sono indicazioni che Nativo abbia accettato ordini su base commerciale sapendo di non poterli consegnare, la Procura può avviare un’indagine.
E i responsabili dell’azienda?
Dai documenti pubblicati dall’Handelsblatt svizzero, si può concludere che i responsabili di Nativo si sono dileguati. Nativo non ha risposto a una richiesta di informazioni da parte di ’”Espresso”.