E’ il sogno di molti giovani: diventare una star dei social media. E attenzione: collezionare iscritti e “mi piace” non fa crescere solo la fama, ma anche il conto in banca. Sempre più spesso, infatti, i marchi e le aziende approfittano della visibilità degli influencer per promuovere i propri prodotti e servizi; in cambio, naturalmente, ci sono contratti, offerte, regali. Insomma, quello degli influencer può trasformarsi in un lavoro vero e proprio. E come un lavoro vero e proprio – se fatto seriamente – richiede anche impegno e tempo.
Tutto bene allora? Non proprio. Perché nel mondo delle celebrità del web, i trucchi abbondano. Approfittando di una zona grigia che circonda ancora questo mestiere, infatti le pubblicità a volte sono al limite della legalità, quando non addirittura oltre quel limite. Tanto che la Francia ha addirittura varato una legge ad hoc, per porre fine agli abusi.
Ma non è tutto: tra le più o meno affermate celebrità del web c’è anche chi non esita ad ingannare gli algoritmi dei social media e il proprio pubblico, acquistando follower farlocchi per aumentare la propria visibilità. Ma come funziona questo mercato? E come smascherare i furbetti dei social media?
Un esperimento prova a dare qualche risposta: grazie a una comparsa, un account su Instagram, un esperto di social media, qualche settimana di tempo e … un pacchetto di migliaia di follower acquistati online, ecco “confezionata” a tavolino una finta influencer. Riscuoterà successo? Riceverà offerte per promozioni e pubblicità? Permetterà di identificare altre “star” svizzere dei social media che hanno acquistato gli stessi follower a pagamento?