Rete Due

Il futuro del libro

Workshop con Chris Meade e Pascale Kramer

  • 30 maggio 2014, 19:14
Chris Meade

Le giornate letterarie di Soletta non sono solo incontri con gli autori e il loro libri, ma anche occasione per workshop e tavole rotonde con cui confrontarsi con la letteratura di ieri e -soprattutto- con quella di domani.

Chris Meade è uno scrittore inglese ed è direttore di if:book - The Future of the Book in London.

Nell'anno in cui il World Wide Web celebra i suoi 25 anni, le sue riflessioni su quanto internet abbia già influenzato la letteratura e su quanto la influenzerà nei prossimi 20 anni, sono innanzitutto un divertente esempio di British humour, ma sono soprattutto intelligenti spunti su come gestire i cambiamenti che le innovazioni tecnologiche impongono al leggere e allo scrivere.

Dalla fruizione di audiolibri durante la corsa nel parco, passando per la liberazione dalla costrizione di un numero di pagine limitato fino alle considerazioni su come l'autore digitale sia un "autore amplificato", che ha l'onore, e l'onere, di condividere con un pubblico potenzialmente sconfinato le sue parole. Certo questo è più vero per un autore che si esprime in inglese che per uno che scrive in swahili, ma nemmeno il web è perfetto!

Abbiamo incontrato brevemente Chris Meade al termine della tavola rotonda per chiedergli innanzitutto se l'esperienza di una lettura ricca di immagini, suoni e filmati non rischi potenzialmente di frenare e limitare fantasia e creatività del lettore.

L'intervista web-only a Chris Meade (in inglese)

Nearlyology il progetto di romanzo transmediale di Chris Meade

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