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Alice

Oltre il confine

Di acque sporche, anni sfuggenti e pennellate di colore

  • 27.09.2025
  • 55 min
  • Laura Piccina
  • iStock
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I libri sono da sempre un mezzo con cui si superano dei confini, che si tratti di luoghi fisici o generi letterari, epoche o verità individuali. Oggi partiamo dai nostri studi di Besso e voliamo in Sri Lanka per parlare di chi è in bilico tra due mondi. Il romanzo Acqua sporca (Einaudi) dell’autrice e giornalista Nadeesha Uyangoda, ambientato tra Italia e Sri Lanka, ci permette di fare i conti con identità ibride e soprattutto con un passato segnato dalla migrazione, dalla povertà endemica e dalla lotta di classe. Uyangoda, di fatto, scrive un nuovo capitolo della letteratura postcoloniale in lingua italiana.

Se la geografia rimane costante, la percezione del paesaggio cambia di continuo nella produzione di Alessandro Ceni, poeta, pittore e traduttore fiorentino erede della tradizione ermetica. Le poesie di Ceni, prodotte dagli anni Ottanta a oggi e raccolte di recente nel volume I bracciali dello scudo (Crocetti), ci permettono di oltrepassare il confine del visibile per indagare una realtà più autentica; quando il velo si solleva rimangono solo gli elementi fondativi del reale: un mondo a pennellate modellato dal buio e dalla luce, dal bianco e dal nero, dal sacro e dal profano.

In una contemporaneità sempre più fluida in cui i generi letterari si fondono e la temporalità non è più lineare, gli Anni ombra di Alberto Casadei rappresentano un caso curioso, come rileva il critico Roberto Galaverni ai microfoni di Alice. Casadei, che è un importante studioso di Leopardi e Dante, costruisce una prosa-poesia che dialoga con la tradizione letteraria più canonica e, allo stesso tempo, riflette sulle innovazioni scientifiche degli ultimi decenni.

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