Man mano che le giornate si accorciano ritorna il tempo del freddo e del buio. E così, proprio mentre ci apprestiamo a preparare le nostre case per l’inverno, indugiamo in questa dimensione ctonia e dedichiamo questa puntata di Alice alle storie che fioriscono nel buio.
L’oscurità è innanzitutto oblio, quell’oblio che coinvolge la figura di Maria Domenica Gebennini nell’ultimo romanzo dello scrittore e musicista Massimo Zamboni, “Pregate per ea” (Einaudi, 2025). La vicenda di Maria Domenica, morta nel 1870, viene affidata solo a una lapide dispersa tra i boschi dell’Appennino emiliano. Il silenzio è necessario all’interno di una comunità rurale in cui la verità deve essere taciuta per preservare l’ordine sociale.
Il buio ci riporta anche all’origine del mondo, a quel caos indistinto da cui nasce l’archetipo della creazione. L’autrice e drammaturga Laura Pariani, nel suo “Primamà” (La nave di Teseo, 2025) ci conduce nel “Paese senza nome” per seguire le tracce di Eva. La grande madre, ormai anziana, dà nuova forma a uno dei miti fondatori dell’Occidente.
Infine, il buio come tramonto del tempo, come fine-vita. Il critico Roberto Galaverni ci presenta “Il brusio” di Tiziano Rossi (Einaudi 2025, vincitore del Premio Strega Poesia), una raccolta di poesie che, pur raccontando la vecchiaia, non si arrende alla cupezza dell’esistenza. E forse è proprio la poesia a illuminare i momenti più cupi, “quella vecchia lucerna” che, come scriveva il poeta Fernando Bandini, “fa più luce di tanti altri voltaici baleni”.
Intervista a Roberto Galaverni
Alice 25.10.2025, 14:35
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Intervista a Laura Pariani
Alice 25.10.2025, 14:35
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Intervista a Massimo Zamboni
Alice 25.10.2025, 14:35
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