La magia e il mistero di costruire timballi, soprattutto per provare quel piacere proibito e inquieto nel capovolgerli poi, come per esempio in Big Night, il film di Stanley Tucci che ha cambiato l’idea che gli americani avevano della cucina italiana.
Verdure ripiene, polpette, borscht, sarde in saor o omelette… tutte queste pietanze, che siano o meno di nostro gusto, hanno molto da raccontare.
Le loro origini, spesso discusse e contese, narrano storie di scambi, riappropriazioni e reinvenzioni. La letteratura, così come il cinema e le arti, hanno rappresentato il cibo spesso in chiave metaforica, hanno visto in un piatto la chiave d’accesso a una cultura e a una tradizione.
Tommaso Melilli è chef, scrittore e consulente creativo e sarà la guida di questo viaggio gastronomico, storico e culturale.
Ha vissuto e lavorato a Parigi dove, nel 2018, ha scritto e pubblicato il suo primo libro “Spaghetti Wars”, un personal essay «sul fronte» dei conflitti di appartenenza e identità legati a quello che mangiamo.
Il ritorno in Italia lo porta a firmare “I conti con l’oste” (Einaudi, 2020), ritratto del «paese delle tovaglie a quadretti. Ha scritto di ricette e divagazioni culturali sulle pagine di Rivista Studio, curando la rubrica Tovagliette. Attualmente scrive sul Venerdì di Repubblica e su Slate ed è uno dei fondatori di “L’integrale”, rivista di pane e cultura. Da poche settimane ha aperto un suo ristorante a Milano.
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