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Alphaville

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L’uso transitorio degli spazi urbani abbandonati; La rivoluzione di Elena Gianini Belotti; DOSSIER – Cinque nomi del cinema svizzero italiano, di Marco Pagani

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  • 28.12.2022
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  • Scienze umane e sociali
  • Letteratura

L’uso transitorio degli spazi urbani abbandonati
Nello scorso fine settimana, il 25 e 26 dicembre, lo spazio un tempo adibito a mercato della Caritas a Lugano Molino Nuovo, è stato temporaneamente occupato dal Soa (Strade occupate autogestite) Il Molino, che ha annunciato in un comunicato: "continueremo a riprenderci gli spazi, gli edifici e i luoghi lasciati deperire dalla speculazione edilizia". Un uso degli spazi urbani abbandonati che li riporta momentaneamente in vita. E proprio su questo elemento di transitorietà dell’occupazione ci sembra interessante soffermarci. Lo facciamo con l'architetta Monique Bosco Von Allmen, presidentessa della sezione della Svizzera italiana di Cooperative d’abitazione Svizzera, che da molto tempo sul destino degli spazi non utilizzati e sui molti modi dell'abitare.

La rivoluzione di Elena Gianini Belotti
Nel 1973 usciva per la prima volta in Italia il libro: “Dalla parte delle bambine”, scritto dalla pedagogista di formazione montessoriana Elena Gianini Belotti. Un testo dirompente che introduceva uno sguardo femminista sull’infanzia. Con Loredana Lipperini, scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica ricordiamo ad "Alphaville" la figura rivoluzionaria di Elena Gianini Belotti, scomparsa il 24 dicembre a 93 anni.

DOSSIER – Cinque nomi del cinema svizzero italiano
La piccola ma effervescente macchina del cinema svizzero italiano, raccontata nella settimana post-natalizia da cinque affermati protagonisti del settore. Oggi è il turno di Bindu de Stoppani: attrice, sceneggiatrice e regista nata in India 46 anni fa, da madre italo-svizzera e padre statunitense. Cresciuta in Ticino, si è formata professionalmente a Londra dove vive e lavora.

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