Capitol Hill 2: Brasilia
L’assalto ai massimi organi istituzionali del Brasile da arte di qualche migliaio di sostenitori di Bolsonaro, ieri sera, ha tenuto banco nei notiziari di tutto il mondo. Ore di guerriglia urbana, prima che la polizia riuscisse riprendere il controllo in serata (per noi mezzanotte). Bolsonaro solo dopo diverse ore ha preso le distanze dai fatti, mentre il neoeletto presidente Lula lo accusa di avere "piena responsabilità per l’accaduto". Si tratta di un attacco alla democrazia brasiliana che ha modalità molto simili a quelle dell’assalto al congresso statunitense a Washington da parte dei sostenitori di Donald Trump, avvenuto il 6 gennaio di due anni fa. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano e alla Facoltà di Economia dell’Università della Svizzera Italiana, nonché membro del "Gruppo di riflessione strategica" del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Società per lo Studio della Diffusione della Democrazia.

In cerca di Amleto
Il principe Amleto, figura leggendaria della mitologia scandinava, è stato reso immortale da Shakespeare, come sappiamo. Ma in poco più di quattro secoli la tragica vicenda del principe di Danimarca ha attirato l'attenzione di scrittori e filosofi, da Goethe e Hegel a Tolstoj e Thomas Mann. Amleto resta un'invenzione unica, con scene in grado di sorprendere, commuovere, divertire. In un serrato confronto con il testo e con le letture che ne sono state date, l’anglista Piero Boitani, professore emerito di letterature comparate alla Sapienza di Roma e all’Usi di Lugano, nel suo ultimo libro "In cerca di Amleto" pubblicato dalla casa editrice Il Mulino mette a nudo i segreti, i misteri e il fascino senza tempo del capolavoro di Shakespeare.