Questa settimana, a ripercorrere la sua infanzia e cinque ricordi cruciali ad essa legati, è Maria Grazia Calandrone una delle voci più intense e originali della poesia e della narrativa italiana contemporanea. Poetessa, scrittrice, drammaturga e autrice radiofonica, ha fatto suo un linguaggio capace di unire rigore formale e urgenza emotiva. Con il romanzo Dove non mi hai portata (Einaudi, 2022), il racconto della propria infanzia e della figura materna, è stata finalista al Premio Strega 2023. Il suo ultimo lavoro, Magnifico e tremendo stava l’amore, sempre edito da Einaudi, indaga le forme dell’amore e della perdita con la lucidità visionaria che la contraddistingue.
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