"Parliamone!"

di Mattia Pelli

In Iran si allargano le proteste contro il governo per la morte di Mahsa Amini, la ragazza di 22 anni di origine curda, morta dopo essere stata arrestata perché non indossava nel modo corretto l’hijab secondo la legge islamica. Anche nelle scuole medie superiori le studentesse protestano, partecipano a manifestazioni che si stanno svolgendo da 3 settimane in più di 80 città. Sono le donne ad essere alla testa dei cortei, seguite anche da migliaia di giovanissimi. Malgrado la repressione del governo di Teheran sia sempre più dura, con oltre 100 morti e centinaia di arresti, l’ondata di proteste non si ferma.

“Jin, Jiyan, azadi” (donna, vita, libertà) è lo slogan che si sente nelle piazze iraniane. Di quanto succede e dello sbocco che potrà avere la rivolta in Iran abbiamo parlato nel nostro dibattito con Rassa Ghaffari, docente a contratto di Sociologia all'Università degli Studi di Milano Bicocca e Giacomo Longhi, iranista, dottorando all’Università La Sapienza di Roma, traduttore dal persiano e dall’arabo.