Ponte di Genova
Un attimino

Ma dove vai con quella pentola?

  • 03.04.2023
  • 13 min
  • Andrea Fazioli e Marco Pagani
  • Keystone
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Di sillabari, Ukulele delle lingue e moti a luogo gastronomici.

La lingua viva, la lingua che parliamo, per il fatto stesso di essere viva è in continuo movimento. Si trasforma, fagocita, digerisce, rimastica e sputa. Ingloba pezzi di altre lingue, li italianizza e a sua volta dissemina suoi pezzi all’interno di altre lingue, in una continua impollinazione incrociata che contamina il parlare.

La moderna linguistica ormai non ragiona più solo in termini di giusto o sbagliato, dal momento che qualunque espressione, se usata per un tempo sufficiente da un numero sufficiente di persone, diventa “giusta”.

Ma se giusto e sbagliato sono categorie in via di superamento, il brutto e il bello (come categorie estetiche e puramente soggettive) mantengono intatta la loro necessità. E proprio su questo, sulle bellezze e le brutture, sui neologismi più agghiaccianti e sulle espressioni più poetiche si soffermano, ogni settimana (senza prendersi troppo sul serio) Andrea Fazioli e Marco Pagani.

In un gioco al “poliziotto buono e poliziotto cattivo” che ha come oggetto - appunto - le parole del presente.

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