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Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi

di Alessandro De Rosa

  • Musica
Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi

Uno speciale composto da cinque puntate dedicato alla figura del grande attore e regista campano, nel settantesimo dalla nascita.


Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi

  • Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi (1./5)

    Arpeggi 13.02.2023, 17:45

  • Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi (2./5)

    Arpeggi 14.02.2023, 17:45

  • Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi (3./5)

    Arpeggi 15.02.2023, 17:45

  • Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi (4./5)

    Arpeggi 16.02.2023, 17:45

  • Lettera a Troisi | I luoghi affettivi di Massimo Troisi (5./5)

    Arpeggi 17.02.2023, 17:45

Scritto e interpretato da Alessandro De Rosa,
con Stefano Bonaga, Alfredo Cozzolino, Anna Pavignano e Carlo Verdone.

Musiche composte da Alessandro De Rosa.
Chitarra: Claudio Farinone.
Fisarmonica: Fausto Beccalossi.
Voce: Maria Moramarco.
Registrazione e Mix delle musiche: Luca Pelli.
Legge i titoli di coda Marina Leo.

Regia, realizzazione tecnica e sonorizzazione di Alessandro De Rosa.

Note dell’autore

«Recentemente mi sono trovato a scrivere alcune musiche dedicate a Massimo Troisi. Avevo iniziato ad abbozzarle e mentre lavoravo mi sono accorto che la mia curiosità nei suoi confronti cresceva, tanto da condurmi a ricercare una sorta di mia "prospettiva-Troisi", anche provvisoria, imperfetta, incompleta, che mi aiutasse a migliorare quelle prime idee musicali abbozzate. In tutti i suoi film, nei suoi sketch in solitaria o con La Smorfia, nelle sue interviste e apparizioni televisive, avevo l’impressione che incontrare la sua maschera fosse più facile che incontrare Massimo Troisi stesso, l’uomo. Nonostante desse l’impressione di essere accessibile, alla mano, mi sembrava che molto lo tenesse per sé. Bluffa, ironizza su tutto, anche su sé stesso, risulta inafferrabile. Eppure, una riflessione, un sorriso e anche una lacrima te la strappa sempre: quando arriva, è capace di far riflettere ed emozionare al tempo stesso, in profondità. Ho quindi continuato a cercarlo facendo domande a chi lo ha conosciuto personalmente: Alfredo Cozzolino, suo amico storico, Carlo Verdone, con cui si è sfidato spesso al cinema, il filosofo Stefano Bonaga, e Anna Pavignano, con la quale Troisi ha scritto praticamente tutti i suoi film. Sono tornato quindi a quei miei primi appunti musicali e ho scoperto che, almeno un po’, il “mio Troisi” era già lì dentro. Dovevo semplicemente fidarmi di quelle note così come delle mie prime impressioni e consegnarle all’arte interpretativa di due magnifici musicisti come Fausto Beccalossi e Claudio Farinone, coi quali collaboro da tempo. Fisarmonica e chitarra mi sono sembrati da subito due strumenti perfetti per restituire quel sentimento, quel timbro “troisiano”. Si è pensato poi di aggiungere ai miei temi quello de’ "Il Postino" di Luis Bacalov e "Quando" di Pino Daniele, oltre ad alcuni brani della tradizione napoletana che Troisi amava particolarmente, interpretati dalla cantante Maria Moramarco. Lettera a Troisi è quindi una sorta di distillato di questo processo, un viaggio tra i luoghi affettivi di Massimo Troisi: quelli fisici, musicali, poetici, creativi e relazionali. Cinque puntate che andranno in onda su Rete Due in occasione del 70° compleanno di questo indimenticato attore, regista, sceneggiatore italiano nato il 19 febbraio del 1953 a San Giorgio a Cremano e scomparso prematuramente a Roma il 4 giugno 1994.» - Alessandro De Rosa

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