Yvette Guilbert
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Yvette Guilbert, la chanteuse dello Chat Noir (1./10)

Le Dive della chanson française

  • 13.10.2025
  • 19 min
  • Giangilberto Monti
  • Imago Images
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Dopo la chanson canaille di Aristide Bruant, sul finire della Belle Époque compare una modalità nuova nel proporsi sulla scena musicale. Da Yvette Guilbert in poi, fino a Dalida e oltre, un mondo al femminile porta alla luce in Francia una lunga teoria di voci ribelli, che nella composizione e nei testi delle loro canzoni affrontano la vita in tutti i suoi aspetti, dai più drammatici ai più gioiosi. A volte queste donne si esprimono in modo spensierato, altre volte cantano storiacce da strada o danno voce a poesie senza tempo, ma sempre e in ogni caso influenzando la canzone d’arte e la musica di qualità. E così facendo, riescono a far conoscere al grande pubblico i suoi interpreti migliori: Boris Vian, Georges Brassens, Jacques Brel, Léo Ferré, Charles Aznavour, Serge Gainsbourg e molti altri ancora.

«La loro storia, e un po’ anche la nostra, è quella di una società che cambia, lungo un secolo complicato e affascinante per la seconda metà del cielo, o se preferite della mela. Noi maschi facciamo sicuramente parte dell’altra metà, che a volte è quella del verme» (Giangilberto Monti).

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