Il Web come l'antico West: terra di speranza, di conquista, di libertà. Eppure ci sono sempre più filtri, barriere, controlli... La Rete, più che liberarci, ci sta forse catturando? Esperti e intellettuali si stanno ora interrogando su quanto pesi davvero un'opinione affidata ad un Tweet o alla propria pagina di Facebook, se questa poi viene bloccata, criptata, erroneamente veicolata. Esiste poi il timore di finire sotto i controlli del Web: capita di frequente che governi e forze dell'ordine chiedano di poter accedere ai dati sensibili di certi individui in Rete. Nel frattempo figure emblematiche della libertà online si danno alla politica (è il caso in Australia di Julian Assange, fondatore di Wikileaks) e il business del futuro sta diventando lo studio e il commercio dei dati sensibili e dei comportamenti degli utenti in Rete. Indaghiamo sull'essere o il non essere online con Roberto Cotroneo, scrittore e giornalista da sempre interessato allo sviluppo della cultura e della comunicazione attraverso i nuovi media, Luca De Biase di Nòva del Sole 24 Ore, dorso che si occupa dell'era digitale, Alessandro Berni, rsponsabile ICT del centro ricerche Nato di La Spezia, Philip Di Salvo ricercatore all'USI presso l'Osservatorio europeo di giornalismo della Facoltà di scienze della comunicazione ed esperto di social network e Lorenzo Cantoni, professore ordinario presso la Facoltà di scienze della comunicazione dell'USI.

Twitto Ergo Sum?
Scopri la serie