Quarant’anni e non sentirli, si direbbe. Tanti ne compie nel 2025 Il Giardino Armonico, ensemble specializzato nella prassi esecutiva del XVII e XVIII secolo su strumenti originali, fondato nel 1985. In un tempo in cui quel fermento culturale particolarmente fecondo - da cui i primi frutti del “movimento” evidenti in altri luoghi d’Europa - si manifesta anche in Italia con un’attenzione sempre maggiore verso la musica antica. Ensemble che, a geometria variabile, in base alle esigenze di ogni programma, conta da sei fino ad oltre una trentina di musicisti. A dirigere Il Giardino Armonico dal 1989 Giovanni Antonini, tra i membri fondatori, che ai microfoni di Rete Due ne ripercorre la storia. In un viaggio che procedendo per decadi, dagli albori ai giorni nostri, attraversa (in 5 parti) momenti salienti, aneddoti, progetti discografici - che hanno visto succedersi varie etichette come Nuova Era, Teldec, Naïve, Decca e Alpha - e collaborazioni con acclamati artisti tra cui Christophe Coin, Cecilia Bartoli, Isabelle Faust, Giuliano Carmignola, Sol Gabetta, Anna Prohaska, Patricia Kopatchinskaja, Avi Avital, Viktoria Mullova e Katia e Marielle Labèque. A guidarci le musiche della rilevante quanto varia discografia dell’ensemble (proposta in ordine cronologico).
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