Ridere all'opera
Caffè Zimmermann

Libretti, che risate! (1./5)

di Carla Moreni e Giuseppe Clericetti

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  • 15.5.2023
  • 41 min
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Dopo la fortunata serie di "Libretti, che passione!", non poteva mancare il "sequel": "Libretti, che risate!" Dopo aver raccontato dieci libretti di opera seria, drammatica e struggente, tra eroi ed eroine, con l'immancabile catena di morti, per pareggiare il segno è giunto il momento di spaziare sui titoli che a tanta tragicità fanno da contrappeso: i libretti comici, buffi e giocosi. Carla Moreni ne ha scelti dieci - obbligatoria "par condicio" - che come i precedenti spaziano dal Seicento al Novecento, da Claudio Monteverdi a Giacomo Puccini.

Siamo ora giunta ai secondi cinque titoli: sfilano uno dopo l'altro “Così fan tutte” di Mozart, “Il matrimonio segreto” di Cimarosa, “La Cenerentola” di Rossini, “L’elisir d’amore” di Donizetti. “Gianni Schicchi” di Puccini.

Perché si ride all'opera? Questa la domanda a cui la carrellata dei librettisti messi in campo cercherà di dare una risposta. Uomini di legge o cresciuti nei seminari vescovili, gli autori dei libretti conoscevano bene le regole della metrica e della seduzione: sapevano parlare ai colti e al popolo. Usavano il tema del matrimonio - e delle corna, imprescindibile argomento comico - in una infinita varietà di declinazioni. Eccone i nomi: Lorenzo Da Ponte, Giovanni Bertati, Jacopo Ferretti, Felice Romani, Giovacchino Forzano. Messi spesso in ombra dai compositori, finalmente si riprenderanno la scena.

Lunedì 15 maggio 2023, "Così fan tutte" di Wolfgang Amadeus Mozart.

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