Colpo di scena

“L’Elvezia in gondoleta”

di Ferruccio Cainero e Franco di Leo

  • 22 January 2018, 13:30
“L’Elvetia in gondoleta”
  • iStock

COLPO DI SCENA
Da lunedì 17 a venerdì 28 ottobre 2016 alle 13:30

In replica da lunedì 22 gennaio a venerdì 02 febbraio 2018 alle 13:30

Quanti sanno che molte chiese, palazzi e ponti di Venezia sono opere di architetti ticinesi? Che a metà del Settecento gran parte dei caffè veneziani erano gestiti da grigionesi? Che alla resistenza della città contro gli austriaci durante il Risorgimento ha contribuito in maniera rilevante una compagnia di volontari svizzeri? È cosa ben nota agli storici che ci sia stato in passato uno stretto rapporto tra l’Elvezia (ovvero “i domini dei signori svizzeri” come si esprimono gli antichi documenti) e la Serenissima Repubblica di Venezia. Gli studiosi sanno che gli svizzeri hanno dato un importante contributo a rendere bella la città, hanno popolato le sue calli di botteghe di caffettieri e di magazzini di mercanti e hanno contribuito alle sue glorie militari. Il grande pubblico però spesso ignora tutto questo. Come colmare la lacuna? Si possono consultare pile di libri e riviste in qualche biblioteca oppure, meglio ancora, seguire i dieci episodi di “L’Elvezia in gondoleta”, lo sceneggiato radiofonico scritto e diretto da Ferruccio Cainero e Franco Di Leo.

Lo sceneggiato segue, nel corso dei secoli, le vicende di due famiglie, una di osti friulani e l’altra di mercanti ebrei, che si intrecciano con le storie di architetti, letterati, mercanti e militari provenienti dalla Svizzera. Guidati da Bepi, l’oste, e Aronne, il mercante, si potranno scoprire le imprese del capitano Debrunner e del colonnello Neuroni, le opere della famiglia Contini, l’audace realizzazione dell’architetto Sardi, le fatiche letterarie di padre Riva e l’amore che legava il patriota veneziano Daniele Manin a una nobildonna di origine svizzera. Le vicende personali degli osti e dei mercanti nascono naturalmente dalla fantasia di Ferruccio e Franco, mentre le storie degli svizzeri sono autentiche e documentate, arricchite solo dall’ironia e dalla leggerezza che sono il segno distintivo dei lavori dei due autori. Un racconto che copre quasi cinquecento anni di storia, serio nei contenuti e vivace nella narrazione, perché conoscere i fatti divertendosi è più divertente.

Con Federico Caprara (Bepi), Igor Horvat (Aronne), Massimo Loreto (Debrunner) e con Roberto Albin, Antonio Ballerio, Matteo Carassini, Mario Cei, Margherita Coldesina, Marco Cortesi, Diego Gaffuri, Jasmine Mattei, Riccardo Peroni, Simon Waldfogel, Tatiana Winteler, Massimiliano Zampetti
Presa del suono, editing e sonorizzazione: Thomas Chiesa
Regia: Franco di Leo e Ferruccio Cainero
Produzione: Francesca Giorzi


17.10.16 “Ca’ Dario”

Ca' Dario

Colpo di scena 17.10.2016, 15:30

Forte Marghera, alle porte di Venezia, maggio 1849. Due modesti contrabbandieri, l’oste Bepi Furlan e il mercante Aronne Valentin, vengono catturati dalla compagnia dei Cacciatori Svizzeri del comandante Debrunner, impegnata nella difesa della città insorta contro gli austriaci. Scambiati per spie Bepi e Aronne stanno per essere fucilati, ma Debrunner si incuriosisce quando sente i due lamentarsi di essere vittime della “maledizione degli svizzeri” che, da secoli, colpirebbe le loro famiglie. I due spiegano che ogni volta che i loro antenati sono entrati in contatto con gli svizzeri questi incontri hanno sempre avuto conseguenze negative per i loro familiari e positive per gli svizzeri. Tutto sarebbe cominciato addirittura alla fine del Quattrocento, quando l’architetto Pietro Lombardo era impegnato a costruire un palazzo per il mercante Giovanni Dario in un’area su cui gravava un’antica superstizione…


18.10.16 “Il campanile della chiesa dei Carmini”

Il campanile della chiesa dei Carmini

Colpo di scena 18.10.2016, 15:30

Bepi e Aronne sono ancora a Forte Marghera, prigionieri del comandante Debrunner che per convincersi che non sono spie austriache vuole conoscere altri particolari delle strane avventure dei loro antenati. I due raccontano la storia di una bizzarra scommessa che alla fine del Seicento aveva coinvolto i loro bisnonni Bepi e Aronne: sarebbe riuscito l’architetto svizzero Giuseppe Sardi a raddrizzare il campanile della chiesa dei Carmini che minacciava di cadere proprio a fianco dell’osteria di Bepi?


19.10.16 “La bottega del caffè”

La bottega del caffè

Colpo di scena 19.10.2016, 15:30

L’osteria di Bepi, alla metà del Seicento, è sede di un’animata riunione: basta con questi grigionesi che hanno aperto troppe botteghe a Venezia e sottraggono lavoro ai negozianti locali. E come se non bastasse, qualcuno di loro ha persino cominciato a vendere una bevanda nera e amara chiamata caffè, che sta riscuotendo molto successo. Ma il mercante Aronne, amico di Bepi, ha un’idea per contrastare la diffusione del caffè: l’aloysia citrodora. Come andrà a finire la storia che nel 1849 i discendenti di Bepi e Aronne stanno raccontando al comandante Debrunner?


20.10.16 “La cacciata dei grigionesi”

La cacciata dei grigionesi

Colpo di scena 20.10.2016, 15:30

Mentre infuria la battaglia a Forte Marghera, Bepi e Aronne continuano a raccontare le loro storie al comandante Debrunner. Nella seconda metà del Settecento i discendenti di Bepi e Aronne che avevano contrastato il caffè con l’aloysia citrodora vogliono entrare in affari con un ricco caffettiere grigionese. Sembra che tutto possa andare per il meglio e addirittura si profila anche un matrimonio che avrebbe unito la famiglia di Bepi con quella del caffettiere. Ma nel 1766 la Serenissima Repubblica emette un decreto…


21.10.16 “Padre Riva”

Padre Riva

Colpo di scena 21.10.2016, 15:30

Nella prima metà del Settecento l’osteria di Bepi è frequentata da stranieri. Una conversazione tra due clienti colta al volo da Ninetta, la moglie di Bepi, sembra parecchio inquietante. Chi sono quel gentiluomo francese e quel ticinese vestito da prete che parlano di un morto ammazzato? Bisogna investigare e denunciare, visto che ci potrebbe essere persino una ricompensa. E per farsi aiutare, chi meglio del fidato amico Aronne, il mercante del Ghetto? Parte la denuncia e l’inchiesta si avvia. Un’altra storia che Bepi e Aronne potranno raccontare al comandante Debrunner.


24.10.16 “La Fenice”

La Fenice

Colpo di scena 24.10.2016, 15:30

Ai primi dell’Ottocento troviamo Bepi e Aronne impegnati a fornire cibi caldi e legna da ardere nientemeno che al Teatro La Fenice, grazie all’interessamento del Maestro Rossini e di Vittore Pelli, ticinese e capo degli scenografi del teatro. Commerci floridi, forniture cospicue, guadagni interessanti per i due amici. Tutto bene quindi? Sì, sembra proprio un colpo di fortuna per Bepi e Aronne, tanto che Debrunner quasi si convince che la cosiddetta “maledizione degli svizzeri” non esiste. I due allora sono costretti a rivelargli che nel dicembre del 1836…


25.10.16 “Carolina Fossati”

Carolina Fossati

Colpo di scena 25.10.2016, 15:30

L’incontro con Emilio Fossati, un ufficiale di Forte Marghera, fa ricordare a Bepi e ad Aronne, sempre prigionieri, ma ormai in rapporti cordiali con il comandante Debrunner, la storia d’amore tra la zia di Fossati, Carolina, e il presidente della Repubblica di San Marco, Daniele Manin. Una storia dal finale malinconico, che aveva impegnato i due amici in una rischiosa missione attraverso i canali di Venezia. Come era finita la loro impresa? Non è difficile immaginarlo, conoscendo l’origine della famiglia Fossati.


26.10.16 “Il ponte dei sospiri”

Il ponte dei sospiri

Colpo di scena 26.10.2016, 15:30


Rilasciati dal comandante Debrunner, convinto della loro buona fede, Bepi e Aronne tornano a Forte Marghera per raccontargli la storia di due loro antenati, l’oste Bepi e il mercante Aronne, che agli inizi del Seicento fornivano i pasti alle maestranze degli architetti Contini, originari di Lugano, impegnati a rendere sempre più bella Venezia con le loro costruzioni. Un bel giorno i due amici festeggiano con gli architetti il completamento di un nuovo ponte, destinato a unire il palazzo ducale con le prigioni. Un cesto di pane finisce in acqua e…


27.10.16 “Il colonnello Neuroni”

Il colonnello Neuroni

Colpo di scena 27.10.2016, 15:30

Bepi e Aronne raccontano al comandante Debrunner e al medico Fusinato il glorioso episodio dell’arruolamento dei loro antenati (Bepi e Aronne anche loro, ovviamente) nelle milizie del colonello ticinese Giovanni Pietro Neuroni, impegnato a metà del Seicento nella difesa dell’isola di Creta. Un arruolamento in cui l’amicizia, i sacchi di sale e un contratto firmato sull’onda dell’entusiasmo e della fiducia giocano un ruolo molto importante.


28.10.16 “Viva l’Italia”

Viva l’Italia

Colpo di scena 28.10.2016, 15:30

Sono passati diciassette anni dalla fine dell’insurrezione e in occasione dei festeggiamenti per l’annessione del Veneto all’Italia, nel 1866, Debrunner, Bepi e Aronne si incontrano di nuovo. Rievocano i momenti drammatici e commoventi dell’abbandono di Forte Marghera, parlano delle nuove opportunità di crescita economica che si prospettano per Venezia, grazie anche agli investimenti che sta per fare un commerciante di cereali originario di Berna, e chiariscono finalmente che la cosiddetta “maledizione degli svizzeri” in realtà non esiste.

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