COLPO DI SCENA
Da lunedì 22 ottobre a venerdì 09 novembre 2018 ore 13:30
Con Dario Sansalone (Fred), Cinzia Spanò (Catherine), Elia Shilton (narratore)
e con Daniele Bernardi, Riccardo Buffonini, Matteo Carassini, Mario Cei, Margherita Coldesina, Augusto di Bono, Mirko d’Urso, Claudio Moneta, Diego Gaffuri, Anna Galante, Massimo Loreto, Luca Maciacchini,, Maurizio Pellegrini, Antonio Ballerio, Diego Pitruzzella, Luca Sandri, Margherita Saltamacchia, Simon Waldvogel, Massimiliano Zampetti
Presa del suono editing e sonorizzazione: Thomas Chiesa
Produzione: Francesca Giorzi
(Produzione RSI 2018)
Tutti gli espisodi di: "Addio alle armi"
Addio alle armi (1./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (2./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (3./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle Armi (4./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (5./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (6./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (7./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (8./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle Armi (9./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (10./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (11./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (12./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (13./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (14./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Addio alle armi (15./15)
Riduzione, adattamento radiofonico e regia di Marco Colli
Rete Due accompagna gli ascoltatori alle celebrazioni per i cento anni dalla fine della prima guerra mondiale con uno dei romanzi simbolo del conflitto: “Addio alle armi” di Ernest Hemingway un capolavoro della letteratura americana.
La grande guerra fu caratterizzata dal freddo, dalla fame, dalla pioggia, la neve e la tormenta in cima alle montagne, dal fango della trincea. Dai topi ed i pidocchi, i cecchini e gli assalti alla baionetta: centinaia di migliaia di soldati caddero nelle battaglie dell’Isonzo sacrificati dagli ordini insensati degli ufficiali, incalzati dal delirio del Capo Supremo dell’esercito, il Generale Cadorna. Per farsi coraggio i soldati si riempivano di cognac e acquavite prima dell’assalto, molti morirono senza accorgersene: nel momento fatale erano ubriachi.
Hemingway, arrivato sui campi di battaglia animato da chissà quali astratti ideali, subì uno choc che segnò tutta la sua vita di scrittore e di corrispondente di guerra. Ben presto i suoi sogni di libertà e giustizia sociale andarono in pezzi ed il giovane Ernest, come il suo personaggio, Fred, e come moltissimi dei suoi commilitoni, capì che la guerra era uno schifo e che era necessario, per uscirne vivi, stipulare con essa una pace separata, personale, inconfessabile.