Colpo di scena

L'elogio della mandragola, tra Erasmo e Niccolò seduti a tavola - Conversazioni semiserie e immaginarie su pace, guerra, amore e follie varie

Originale radiofonico di Ferruccio Cainero e Franco Di Leo

  • Radiodrammi
Elogio della mandragola

Da lunedì 22 e venerdì 26 maggio 2023 - ore 20:00

Con Mario Cei, Krishan Krone, Federico Caprara, Ferruccio Cainero, Luca Maciacchini, Moira Albertalli, Davide Gagliardi, Sara Flaadt.
Presa del suono, sonorizzazione ed editing: Yuri Ruspini
Regia: Ferruccio Cainero e Franco Di Leo
Produzione: Francesca Giorzi

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La storia, è noto, non si fa con i “se”. È vano chiedersi, per esempio, come sarebbero state diverse le vicende del mondo se Napoleone avesse vinto a Waterloo. Ma quello che non è consentito agli storici può diventare invece uno spunto creativo per chi scrive sceneggiati radiofonici.

Proprio con questo obiettivo in mente Ferruccio Cainero e Franco Di Leo, che nel corso degli anni hanno realizzato per la RSI diversi originali radiofonici dal taglio ironico e divertente costruiti su una solida base storica, hanno pensato a due illustri personaggi, Niccolò Machiavelli ed Erasmo da Rotterdam, per dare vita a un nuovo sceneggiato. Vissuti nello stesso periodo storico tra Quattrocento e Cinquecento, rappresentano i due poli, le due anime per così dire, dell’occidente. Il primo è il fondatore della scienza politica moderna, nella quale trionfa l’uso spregiudicato dell’intelligenza, il secondo è animato da un profondo spirito pacifista. Diversi e opposti anche come fisico, carattere e temperamento, Machiavelli ed Erasmo non si incontrarono mai e non è neppure dato di sapere se ebbero modo di conoscere le reciproche opere.

Eppure, nel dicembre del 1507 quando Machiavelli stava viaggiando verso Ginevra per incontrare l’ambasciatore fiorentino presso l’imperatore Massimiliano I ed Erasmo era partito da poco da Torino per andare a Venezia, i due si trovarono vicini e forse le loro strade addirittura si incrociarono.

È stata sufficiente questa ipotetica possibilità per far scattare la fantasia di Ferruccio e Franco: che cosa sarebbe successo se i due avessero avuto davvero l’opportunità di incontrarsi, per esempio, a Mendrisio? Machiavelli ospite del podestà del Magnifico Borgo ed Erasmo ospite del priore di un convento? Facile immaginare che avrebbero cominciato a discutere tra loro.

Lo sceneggiato ci fa quindi assistere al confronto, ipotetico ma basato sugli scritti dei due autori, tra le menti che hanno forgiato il nostro pensiero contemporaneo. Nascerà da questo confronto l’idea di Erasmo di comporre un saggio che elogi la follia, mentre Machiavelli, attratto dalle vicende amorose della moglie del podestà, elaborerà la bozza di una commedia che esalta l’uso miracoloso di un’erba afrodisiaca. Quando giungerà infine il momento della partenza le posizioni di entrambi si saranno chiarite anche se resteranno immutate: Machiavelli non sarà mai animato da uno spirito pacifista ed Erasmo non farà mai un uso spregiudicato della sua intelligenza. Ma rimarrà in loro il ricordo di una sincera, anche se momentanea (e, aggiungiamo noi, ipotetica), amicizia. Con Krishan Krone nel ruolo di Erasmo e Mario Cei in quello di Machiavelli.

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