Colpo di scena

Ti abbraccio

di Laura Forti

Colpo-di-scena-16_9.png

Tags: ti abbraccio, colpo di scena, laura forti, pedofilia, chiesa




Un coraggioso e delicato racconto sulla pedofilia nella chiesa disegnato dalla penna di un’interessante autrice contemporanea: Laura Forti ed interpretato da Sebastiano Mattia Giorgetti. La presentazione di Laura Forti a cura di Flavia Foradini su Sipario, nel marzo 2006...
Nel 1999 ha vinto con Le Nuvole tornano a casa il Premio speciale della Presidenza “Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia Europea”. Nel 2001 è arrivata finalista con due commedie - ancora Le Nuvole tornano a casa e con Pesach/Passaggio al Premio di Drammaturgia Ugo Betti e l’ha vinto con Pesach, che è stato pubblicato dalla Casa Editrice Bulzoni.
Col suo testo La Cantina ispirato ad Heinrich Gross, psichiatra nazista accusato di atroci esperimenti sui bambini e recentemente rilasciato in Austria dopo un processo farsa, è stata finalista del Premio Enrico Maria Salerno 2003. Il suo monologo “ Dimmi - una storia mai scritta” che la vede impegnata come autrice ed attrice, commissionato per la Giornata della Memoria della Shoah (27 gennaio 2003) ha vinto nel 2003 il Primo Premio al concorso letterario “Le storie del Novecento”, indetto dall’Istituto Storico della Resistenza di Alessandria (ISRAL) e il rinomato premio di drammaturgia indetto dalla European Association for the Jewish Culture di Londra.
Tuttavia è all’estero che Laura Forti si è davvero affermata ed ha ottenuto i maggiori riscontri sia dal pubblico che dalla critica. Una lunga serie di recensioni e articoli dedicati al suo teatro ne è testimone. Dal 13 aprile fino al 1 maggio al Theatre Confiture di Ginevra, va in scena una versione di " Pessah" decisamente originale, en travesti: Philip Cohen interpreta il personaggio della Mère juive. Speriamo bene!
Lukas Hemleb, regista di casa nei maggiori teatri europei, ha definito così Laura Forti in un’intervista a L’Express di Parigi (1.11.2004) “ Ho scoperto Laura Forti tre anni fa. Il suo modo di scrivere e le sue tematiche mi hanno affascinato subito. Una scrittura emancipata, che si è sbarazzata di stilemi ormai diventati repertorio di routine in un gran numero di autori contemporanei, in fatto di codici e rottura di codici, di decostruzione e di ricostruzione. Questa autenticità, così rara oggi, mi ha subito affascinato”.
La rivista Arche (novembre-dicembre 2004) definisce la sua drammaturgia “chiara e forte, con personaggi che si esprimono con spontaneità
”.


Gallery image

Scopri la serie