Un viaggio cosmico, in cui tutto ruota attorno ad un corpo che pulsa e respira, vestito da nove cerchi concentrici, nove orbite. Tracce di spirali, cerchi, linee, punti, accompagnate da una rielaborazione della Sagra della Primavera di Stravinsky e da una composizione dal ritmo potente, incalzante.
Ce ne parla la coreografa Tiziana Arnaboldi.
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