Giovanni Savino, docente di Storia contemporanea e specialista di Russia ed Europa orientale, è fuggito da Mosca allo scoppio della guerra in Ucraina, dopo quasi 17 anni. Ha lasciato in Russia la famiglia, il lavoro, la sua vita. La colpa? Aver manifestato la sua contrarietà al regime di Putin. In Russia è stata infatti adottata una legge che prevede fino a 15 anni di prigione per chi diffonde notizie legate all’invasione dell’Ucraina. Un rischio troppo grande da correre per il professor Savino e tanti altri come lui che in queste settimane hanno lasciato il Paese. Si tratta spesso di fughe rocambolesche con qualsiasi mezzo a disposizione, con tanti controlli e altrettanta paura di essere arrestati. Il racconto di Giovanni Savino ospite della serata organizzata dal Comitato ticinese contro la guerra in Ucraina alla Casa del Popolo di Bellinzona.

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