S’intitola "Breve trattato sui picchiatori nella Svizzera italiana degli anni Ottanta" l’ultimo romanzo della giornalista e scrittrice Manuela Mazzi, appena pubblicato da Laurana editore (con prefazione di Giulio Mozzi e postfazione di Ermanno Cavazzoni). In questo suo libro-catalogo l’autrice locarnese rappresenta una Svizzera molto lontana dagli stereotipi: un Paese attraversato da tensioni identitarie, nel quale la violenza, esercitata comunque secondo codici quasi cavallereschi, diventa per il singolo l'unico modo di affermarsi.
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