Filosofia

Antropologia della festa

di Antonio Ria con Paolo Apolito

  • 16.12.2014, 12:35
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Soldati tedeschi del 134º Reggimento sassone e britannici del Royal Warwickshire Regiment si incontrano nella terra di nessuno il giorno di Natale del 1914

  • Wikipedia
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Antropologia della festa

Filosofia 16.12.2014, 12:35

“Il 24 dicembre 1914 sul fronte occidentale decine di migliaia di soldati deposero spontaneamente le armi e celebrarono insieme il Natale. Come fu possibile, il giorno dopo, tornare a uccidersi? La festa non è forse prerogativa di una comunità, dunque impossibile tra nemici?”.

Proprio con la rievocazione del Natale di un secolo fa, quello tragico della Prima Guerra Mondiale, inizia la riflessione di “rilettura” della festa, proposta da Paolo Apolito, docente di Antropologia culturale nell’Università di Roma Tre e autore dell’originale volume Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità, recentemente pubblicato da il Mulino. E proprio quell’episodio del Natale di un secolo fa dimostra come la cultura della festa è così radicata da svilupparsi anche nelle circostanze più avverse. È utile perciò, nelle vicinanze delle festività di fine e inizio anno, riflettere sul senso della festa come elemento di aggregazione, di compartecipazione, di tratto fondante lo “stare insieme”: per scoprire o riscoprire la sua valenza sociale e, più ancora in profondità, il suo aspetto antropologico, quasi costitutivo la comunità umana. “Bisogna guardare “dentro””, afferma Paolo Apolito: riscoprire “quel “dinamismo magnetico che in certe condizioni si sviluppa come un’energia irresistibile che attrae e lega insieme le persone”. La festa allora può diventare impulso, legame, sentimento profondo. Soprattutto oggi, in un’epoca in cui i rapporti fisici vengono sempre più soppianti da rapporti “telematici”, diventa ancora più urgente riscoprire e approfondire l’importanza del legame comunitario, la prossimità dei corpi, la “simpatia” reciproca, la disponibilità a una relazione con gli altri: quindi la valenza culturale e antropologica della festa.

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