Italia dopo la guerra
Geronimo

Il laboratorio violento del confine orientale

di Alessandro Bertellotti

  • Keystone
  • 15.11.2021
  • 24 min
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  • Scienze umane e sociali

Visitare il villaggio di pescatori di Capodistria, prendere un caffè in un locale storico di Trieste o attardarsi ad ammirare il tramonto sul Mare Adriatico in una qualsiasi località sul litorale croato. Ora nemmeno ci accorgiamo della storia che ha accompagnato l’ultimo secolo di quelle terre, contese tra più realtà nazionali dopo la fine della Prima guerra mondiale con la dissoluzione dell’impero Austro-Ungarico. E poi la divisione dell’Europa in due blocchi ben distinti, la cui frontiera attraversava proprio quelle terre ha segnato a lungo anche Trieste e le montagne carsiche circostanti.

Eppure quella realtà ha conosciuto nell’ultimo secolo e mezzo una lunga fase di una violenza inaudita. Quella parte di Europa ha dato vita ad un laboratorio di antagonismi nazionali sfociati in atti di una brutalità oggi difficile persino da immaginare. È sempre stato quasi impossibile scrivere una storia imparziale e corretta di quella realtà, complessa, frammentata, controversa e destinata ad essere compresa solo in modo parziale. Oggi si può dire che la pace sia stata raggiunta solo perché la mescolanza di lingue e culture che ha sempre contraddistinto quella regione è solo un lontano ricordo. E questo consente agli storici di studiare in modo coerente quella realtà e di aiutarci a comprendere le conseguenze che quel periodo drammatico ha avuto su quel territorio.

Con il Prof. Raoul Pupo, già docente di storia contemporanea all’università di Trieste e autore di “Adriatico amarissimo” una lunga storia di violenza, editori Laterza.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

Pupo, Raoul. Fiume, città di passione. Laterza, 2018

Spirito, Pietro. Gente di Trieste. Laterza, 2021

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