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Il 20 settembre 1870, esattamente centocinquant’anni fa, l’esercito italiano entrava a Roma attraverso la breccia di Porta Pia. Dal punto di vista militare fu uno scontro poco significativo ma ebbe una vastissima risonanza internazionale. Da quel momento Roma divenne la capitale dell’Italia unita, laica e liberale, ponendo fine al potere temporale dei Papi.
Considerato in una prospettiva più ampia, per oltre mille anni lo Stato pontificio era stato un’anomalia nella storia europea: il papa, un’autorità religiosa, era a capo di uno Stato difeso sia con gli eserciti che con le armi spirituali. E, come spiega Stefano Tabacchi, la prospettiva universale della Chiesa si confrontava quotidianamente con il tenace attaccamento a questi territori, aggregati in diversi momenti e continuamente insidiati dai vicini e dalle altre potenze europee.
Vittorio Vidotto racconta invece la conquista di Roma, l’arrivo degli Italiani nella loro nuova capitale e l’inevitabile delusione conseguente al divario tra le aspettative troppo elevate e la realtà concreta.
Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)
Tabacchi, Stefano. Il Buon Governo : le finanze locali nello Stato della Chiesa, secoli XVI-XVIII. Viella, 2007
Vidotto, Vittorio. 20 settembre 1870. Laterza, 2020
Heyriès, Hubert. La breccia di Porta Pia. 20 settembre 1870. Il Mulino, 2020
Tomassini, Stefano. Italiani a Roma: cronache della capitale tra il 1870 e il 1900. Il Saggiatore, 2020
Prima emissione 28 settembre 2020
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