GERONIMO Letteratura
Mercoledì 27 maggio 2015 alle 11:35
Replica alle 23.33 e domenica alle 19.30
Nanni Moretti, nel suo ultimo film intitolato Mia madre, è un orfano adulto, che diventa tale attorno ai sessant’anni. In ospedale, per accudire la mamma malata, porta il cibo preparato a casa, e quando la situazione si fa grave lascia il lavoro. La sorella regista Margherita Buy sembra meno attrezzata di fronte alla sofferenza e al dolore della perdita.
In L’invenzione della madre, primo romanzo del trentenne Marco Peano (esce da minimum fax) il molto più giovane Mattia – studi di cinema e lavoro in una videoteca - si prende cura assieme al padre della mamma malata di cancro. Quando muore, ha la sensazione di essere “il primo orfano del mondo”. È un rito di passaggio che prima o poi tocca a tutti, Marco Peano è bravissimo a raccontare la sofferenza – di chi muore e di chi lo assiste in malattie che durano a lungo, quando i figli diventano genitori dei propri genitori – senza risparmiare i dettagli crudeli. E nello stesso tempo, si tiene lontano dal sentimentalismo, raffreddando la materia con la precisione della scrittura.