Viviamo in un mondo in cui analogico e digitale si mescolano, un mondo ibrido fatto di persone in carne e ossa, entità virtuali e macchine guidate da algoritmi di intelligenza artificiale, un mondo in cui cambiano e devono rinnovarsi anche le regole e i principi etici che lo governano: è il mondo onlife, neologismo coniato dal filosofo Luciano Floridi, Professore di "etica e filosofia dell’informazione" a Oxford, da poco anche direttore del nuovo "Center for Digital Ethics" dell’Università di Bologna. Nel Giardino della scienza solleveremo questioni cruciali per il nostro futuro, per la costruzione della società in cui viviamo già oggi: che spazio di autonomia vogliamo che abbia la cosiddetta Intelligenza Artificiale? Che decisioni può prendere una macchina senza il controllo umano? Un robot potrà mai provare pietà? Sono alcuni degli spunti da cui partiremo con due autorevoli ricercatori, Luciano Floridi, autore di riferimento sui temi dell’etica digitale e Paolo Benanti, teologo, francescano del Terzo Ordine Regolare, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, e che da anni si occupa del significato etico e antropologico della tecnologia in relazione all’essere umano.
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