Il giardino di Albert
Giovedì 06 ottobre 2016 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 08 ottobre 2016 alle 18:00
È veramente possibile produrre metanfetamina purissima in un camper sperduto nel nulla del New Mexico, come fa Walter White nella serie tv "Breaking Bad"? Quando saremo pronti al teletrasporto, come in "Star Trek"? È plausibile produrre cloni umani e brevettare il loro DNA come in "Orphan Black"?
Insomma, quanta scienza c’è nelle serie TV, che in alcuni casi sono ormai diventate prodotti di culto? Molta, moltissima, e sempre di più: basti pensare che la tecnologia immaginata e suggerita in Star Trek, e che è stata definita treknology, ha già dato spunto ad alcune realizzazioni innovative, come il motore a propulsioni a ioni. Ma treknology a parte, caso abbastanza eccezionale, quanto c’è di vero nella scienza proposta oggi dai vari serial e in ciò che mostrano? Dalla nascita del cosmo in "The Big Bang Theory", passando per le fantadiagnosi del "Dr. House", i complotti alieni di "X-Files" e la natura del tempo in "True Detective”.
A rispondere a queste e a tante altre domande, con un linguaggio semplice e spiegazioni alla portata di tutti, ci ha pensato Andrea Gentile, neuro scienziato (computazionale di formazione, comunicatore scientifico di professione, che nel suo recente La scienza delle serie Tv (Codice edizioni) ci svela il lato nascosto -e scientifico- dei nostri show preferiti, con piglio brioso e leggero, ma anche con grande competenza e originalità, con cui snocciola temi concetti teorie scientifiche, e curiosità. Tutto questo nel Giardino di Albert di giovedì 6 ottobre che, come l’astronave Enterprise, vi porterà “laddove nessun uomo è mai giunto prima”.