IL GIARDINO DI ALBERT
Giovedì 19 ottobre 2017 alle 11:35
Replica alle 23:33 (Cade per differita concerto Tra Jazz e Nuove Musiche)
Replica sabato 21 settembre alle 18:00
In replica giovedì 04 gennaio 2018 alle 11:35
Tutti noi sappiamo cos’è, perché è un elemento centrale della nostra vita ed uno schema indispensabile per il nostro pensare. Eppure il tempo continua a essere uno dei misteri più insondabili, che pone mille interrogativi, primo fra tutti: siamo noi a esistere nel tempo o è il tempo che esiste in noi? Non è un caso che ad indagare il senso del tempo, dopo filosofi, psicologi, sociologi scrittori, biologi e fisici, da tempo e sempre di più, ci sono anche e soprattutto i neuroscienziati. In particolare quelli che studiano la neurobiologia del tempo, cioè i meccanismi cerebrali che ci consentono di avere il senso del tempo. E proprio "Neurobiologia del tempo" (Raffaello Cortina editore, 2017) è il titolo del recente libro di Arnaldo Benini, neurologo e neurochirurgo, professore emerito di neurochirurgia e neurologia presso l’Università di Zurigo, che spiega come il senso del tempo sia una creazione del nostro cervello, un evento biologico prodotto da meccanismi nervosi emersi per selezione naturale in tutti gli esseri viventi dotati di sistema nervoso. Nel Giardino di Albert di giovedì 19 ottobre 2017 Benini ci racconterà le ricerche più sorprendenti, a partire da quelle sulle rane a metà dell’800, le acquisizioni più importanti su quella straordinaria macchina del tempo che è il nostro cervello e i modi sempre più sofisticati e complessi per indagare un aspetto così pervasivo e importante della nostra vita.