Premiato a Venezia per la miglior sceneggiatura, À pied d’œuvre di Valérie Donzelli racconta la storia di uno scrittore costretto a fare lavori duri per tirare avanti. Il film ha colpito Fabiano Alborghetti, poeta e editorialista, che ne sottolinea l’attualità: “Raramente si parla del rapporto tra scrittura e lavoro manuale”. In un’epoca in cui l’editoria è in crisi e l’AI avanza, lo scrittore precario è la nuova normalità.
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