Firenze, da Dante a Hitler

di Sabrina Faller

LA GRANDE BELLEZZA
Quando l’arte rinasce lungo i grandi fiumi
Sabato 21 luglio 2018 alle 10:00

"Sovra’l bel fiume d’Arno alla gran villa"
(Inferno, XXIII, 95)

L’Arno è arrivato a Firenze, e noi con lui. Qui si tratta di scegliere chi e che cosa raccontare nel tempo che abbiamo a disposizione. Lo skyline che accoglie il visitatore è caratterizzato dalla cupola del Brunelleschi, uno dei numi tutelari della città, ma non meno potente è la presenza di Dante. Per questo è con noi Sperello di Serego Alighieri, discendente del Poeta e astrofisico ad Arcetri. Ci racconterà il suo Dante –Dante astronomo-e il suo Arno, ma anche il suo Galileo Galilei, che anima l’Osservatorio con la memoria dei suoi studi e delle sue scoperte.  L’Arno ci racconta la storia dei suoi ponti più belli, Ponte Vecchio e Ponte a S. Trinita, attraverso i reportages realizzati sul posto dalla collega Clara Caverzasio. E con l’infaticabile ricercatore Paolo Paoletti (Firenze 1944. Tutto quello che non è mai stato detto sulla Liberazione, Società Editrice Fiorentina, 2016) che ha riscritto tante vicende toscane legate alla seconda guerra mondiale, tra cui la strage di S. Miniato e quella di S. Anna di Stazzema, ricostruiamo la storia della distruzione di Ponte a S. Trinita. Correndo lungo l’Arno, non si può resistere al fascino del bucato e dei panni "risciacquati" in questo fiume da Alessandro Manzoni, in breve all’annosa "questione della lingua". Per questo abbiamo interpellato Nicoletta Maraschio, presidente emerita dell’Accademia della Crusca, per fare il punto della situazione, perché ancora oggi si discute su quale debba essere l’italiano corretto, la lingua nazionale. E infine è con noi la musicologa Eleonora Negri, per ricordare la nascita del melodramma a Firenze, ultimo frutto di quella renovatio che aveva portato umanisti e studiosi alla riscoperta delle arti e dei princìpi dell’antichità greca e romana.