Brandee Younger
La Recensione

Harp is back! 

Il ritorno dell’arpa nel jazz

  • Ieri
  • 15 min
  • Alceste Ayroldi
  • Imago Images
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Il jazz e l’arpa non sono mai andati completamente sottobraccio, anche se vi sono state – e tutt’ora ci sono – delle esperienze di particolare importanza e pregio. Da Dorothy Ashby ad Alice Coltrane, passando per Adel Girard e Pearl Chertok, fino a giungere alle note più vigorose dell’arpa colombiana di Edmar Castaneda, il cui duo con Hiromi ha incantato mezzo mondo.

Di recente codesto strumento dalle origini antichissime (i Sumeri furono i primi a usarlo) sembra essere intriso di nuova linfa vitale, visto il crescente numero di musiciste che ne hanno fatto un leader in ambiti musicali jazzistici e viciniori.

Quest’oggi parleremo di tre nuove uscite, di altrettante arpiste: l’ucraina Alina Bzhezhinska, con il suo nuovo singolo, con al suo fianco il producer di Ibiza Tulshi, dal titolo Whispers of Rain.

A seguire la statunitense Brandee Younger, che presenta anche lei il nuovo singolo Unswept Corners, in versione ambient mix.

Chiude la terna l’arpista gallese Amanda Whiting, con la deluxe edition di The Liminality of Her.

Tre donne, tre diverse declinazioni dell’arpa, della musica, del jazz e della fluidità compositiva, scevra da marchi di fabbrica. Assolutamente da non inscatolare in un solo genere musicale. 

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