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Hanno lasciato il paese d’origine, l’Afghanistan, spesso in maniera rocambolesca, quando i talebani hanno preso il potere a Kabul e nel resto del paese. Per un centinaio di atlete praticanti il ciclismo, la passione per le due ruote ha consentito di cominciare una nuova vita in un’altra parte del mondo. L’Unione ciclistica internazionale (UCI) infatti, è stata in grado di evacuare le atlete dall’Afghanistan e permettere l’accoglienza in un’altra realtà. Dall’Italia al Canada, dall’Australia alla Francia e alla Svizzera. La Confederazione ha ospitato il campionato femminile afgano di ciclismo. Ad Aigle, nel Canton Vaud, dove ha sede l’UCI, è stato disegnato un circuito di circa 60 km per assegnare la maglia di campionessa nazionale. Una storia di sport, d’accordo, ma soprattutto di speranza, integrazione e libertà. Su due ruote, ma senza catene.
Prima emissione: 29 ottobre 2022