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Capire Potëmkin, capire la guerra in Ucraina

Il mistero delle ossa di Grigorij Potëmkin, trafugate dai russi dalla cattedrale di Kherson

  • Keystone
  • 8.1.2024
  • 26 min
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  • Scienze umane e sociali
Di: Claudio Visentin

Tra le azioni compiute dall’esercito russo a Kherson, nell’ottobre 2022, poco prima di ritirarsi oltre il fiume Dnipro, c’è stata anche la rimozione della tomba di Grigorij Aleksandrovič Potëmkin. Il militare e diplomatico russo è stato spostato e sepolto in una chiesa in Crimea.

Un gesto simbolico di grande importanza, per i russi. Fu infatti Potëmkin, nel XVIII secolo, a fondare in nome dell’impero russo, numerose città in quella che oggi è l’Ucraina. Kherson, appunto, primo porto russo sul Mar Nero, ma anche il porto di Sebastopoli, Ekaterinoslav (oggi Dnipro), ed altre.

Il contributo di Potëmkin fu decisivo per strappare ai turchi i territori che oggi costituiscono l’Ucraina e le regioni in guerra. Senza quel tassello storico e il ruolo di quel protagonista, diventa più difficile comprendere la complessità della guerra tra Russia e Ucraina.

Nel mondo italofono siamo abituati a riferirci a Potëmkin a causa della battuta di Paolo Villaggio nel film “Il secondo tragico Fantozzi”. “La corazzata Kotëmkin” (il nome fu leggermente alterato per questioni di copyright) del regista Ejzenstein e che racconta la rivolta del 1905 a bordo dello scafo militare dell’impero russo.

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