Da droga a medicina

Il ritorno delle sostanze psicoattive in ambito medico-terapeutico

Martedì 23 e mercoledì 24 aprile 2019

All'indice dagli anni 70 e 80 per i noti abusi, da una quindicina d'anni le sostanze psicoattive vengono riscoperte in ambito psicoterapeutico per le loro potenzialità. Droghe come MDMA (ecstasy), LSD, ayahuasca (DMT), chetamina o psilocibina sembrano particolarmente efficaci nella cura di traumatizzazioni e depressioni, disagi sin qui difficili d'affrontare.

Soprattutto due di queste sostanze, MDMA(ecstasy) e psilocibina, potrebbero essere legalizzate negli Stati Uniti e nell'Unione Europea già attorno al 2022.

Da un lato questi composti sembrano in grado di curare talune patologie psichiatriche, dall'altro si stanno rivelando strumenti utili nella comprensione stessa della mente umana. Interessante è in particolare che sostanze psicoattive rivelano e correggono meccanismi neuronali comuni a tutti, malatti e persone sane.

Quale ruolo culturale allora dare a queste sostanze? Medicine o droghe? Cosa significa culturalmente e per la società anche solo ipotizzare che sostanze, fin qui definite pericolose, possano avere un potenziale curativo? E come vedere da questa prospettiva l'uso ricreazionale di sostanze psicoattive come MDMA (ecstasy) consumata da molti a rave parties, alla Street Parade o in ambito privato?

Le evidenze scientifiche suggeriscono un ripensamento profondo riguardo al modo in cui abbiamo fin qui guardato a sostanze in grado di alterare il nostro stato di coscienza ordinario.

In queste due puntate di Laser parleremo del ruolo pionieristico della Svizzera nella ricerca di sostanze psicoattive; del come e perché l'Ufficio Federale della Sanità ne autorizza l'uso compassionevole; e scopriremo il ruolo centrale di violenze sessuali e dei soldati americani, traumatizzati dai loro interventi in Iraq e Afghanistan, nella riscoperta di queste sostanze.