È certamente uno dei registi europei più affermati e originali e i suoi spettacoli (ma anche i suoi film e i suoi libri) che nascono, ma allo stesso tempo si discostano dal genere del teatro documentario tedesco degli anni ’60, sono diventati punti di riferimento essenziali della nuova drammaturgia.
Nato a Berna nel 1977, Milo Rau dalla Svizzera è partito alla conquista dei palcoscenici internazionali prima portando in giro per l’Europa i suoi “processi” – non a caso la forma con cui Peter Weiss aveva rilanciato il teatro documentario - e poi diventando nel 2017 direttore del Teatro Nazionale di Gent in Belgio. Lo scorso anno poi è stato nominato direttore delle Wiener Festwochen e in queste settimane è impegnato a presentare la sua prima edizione di un festival viennese in cui ha trasposto tutta la sua visione di un teatro politico e dalla chiara impronta attivista.
Ad aprile Milo Rau ha preso parte agli eventi letterari di Monte Verità e Laser lo ha incontrato per parlare di questa sua nuova sfida ma anche dei suoi numerosi spettacoli che continuano a girare per il mondo e anche in Svizzera.
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