Laser

Incontro con Mario Matasci

di Emanuela Burgazzoli

  • 6 febbraio 2018, 10:00
Mario Matasci
  • TiPress

LASER
Martedì 06 febbraio 2018 alle 09:00
Replica alle 22:35

Enologo per destino, collezionista per caso. Mario Matasci ha fatto dell'arte una passione che ha affiancato a quello della sua attività di enologo nell'azienda di famiglia, produttrice di vini. Dalla prima mostra nel 1968 nelle cantine di Villa Jelmini, alla Galleria fino al Deposito di Riazzino che oggi ospita ed espone a rotazione le oltre trecento opere della sua collezione e accoglie i visitatori in uno spazio dotato di 10mila volumi d'arte, aperto a tutti, Matasci si racconta attraverso le opere dei suoi pittori: da Francese a Doberzanski, da Zoran Music a Käthe Kollwitz da Johannes Schürch a Louis Soutter, da Morlotti a Varlin. Nomi importanti, ma soprattutto quadri autentici, come ribadisce il collezionista e mecenate originario di Sonogno, che ha deciso di rendere accessibile al pubblico il suo patrimonio artistico attraverso la creazione della Fondazione Matasci per l'arte. Un incontro avvenuto visitando la mostra di Zoran Music e quella collettiva dedicata alla guerra e al racconto che ne hanno fatto gli artisti della collezione.

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