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Kenya e deforestazione

È dal 1999 che tagliare alberi in Kenya è illegale. Un’imposizione che però non sembrava sufficiente alle autorità, di Matteo Fraschini Koffi

  • 23 novembre 2022, 10:00
  • Scienze umane e sociali

Kenya e deforestazione

Laser 23.11.2022, 10:00

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In occasione della giornata che la "Catena della Solidarietà" dedicata alla siccità, Laser ripropone un lavoro del 2016 ancora molto attuale.

È dal 1999 che tagliare alberi in Kenya è illegale. Un’imposizione che però non sembrava sufficiente alle auotrità. Infatti, nel 2010, la nuova costituzione keniota ha esteso il divieto in modo particolare alle fattorie situate nelle zone rurali a meno che non fossero in possesso di un permesso governativo. Una gran fetta della popolazione ha continuato comunque a segare alberi. Ecco perché il governo si è sentito in dovere di firmare un’altra legge: la "Wildlife Conservation Management Act" del 2013, con cui vengono indurite le pene per chi disbosca le foreste, e da sanzioni monetarie si arriva fino all’ergastolo. Il legname, o “timber”, serve per costruire case, recinzioni, o a produrre carbone, usato per cucinare da gran parte della popolazione. Ma quando la domanda assume proporzioni molto consistenti, prende forma il traffico che da anni sta causando un pericoloso aumento della deforestazione. Un fenomeno che fa perdere milioni di dollari all’economia nazionale e provoca un radicale aumento del rischio della siccità. Secondo un rapporto governativo, circa 1,7 milioni di dollari di legname viene esportato illegalmente fuori dal Kenya orientale ogni mese. Il futuro prossimo per le foreste del Paese è infatti molto incerto.

Prima emissione: 21 giugno 2016

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