La macchina del tempo

È appena stato pubblicato da Raffaello Cortina un bel libro intitolato “I viaggi dei filosofi”, di cui si parlerà in altre trasmissioni. Ma non solo ai filosofi piace viaggiare. Anche gli scienziati amano i viaggi: agli scienziati tuttavia sembra che piaccia soprattutto viaggiare nel tempo, e in particolare nel passato, cercando – attraverso la fisica – di trovare risposte, almeno teoriche. Una nuova scoperta è stata infatti recentemente annunciata dai giornali con questi titoli: «Si avvicina il sogno più antico: “È possibile viaggiare nel tempo”. Una nuova teoria prevede il “teletrasporto” all’indietro di particelle»… In realtà si tratta di tentativi – per ora teorici – di viaggio nel tempo e nel passato, realizzati al Mit di Boston da una équipe internazionale di scienziati, diretta da Seth Lloyd. Di essa fanno parte due italiani, ospiti del Laser odierno: Lorenzo Maccone (da poco rientrato dagli Stati Uniti all’Università di Pavia) e Vittorio Giovannetti, della Scuola Normale Superiore di Pisa. All’esame della nuova acquisizione scientifica – finalizzata ad immaginare una macchina del tempo, unendo insieme meccanica quantistica e leggi della relatività – prende parte Giulio Giorello (epistemologo e docente di Filosofia della scienza presso l’Università degli Studi di Milano), con il compito di storicizzarne i risultati, anche contestualizzandoli nella storia dei miti e della letteratura: come un romanzo di fine Ottocento, “La macchina del tempo”, che dà il titolo alla trasmissione, curata da Antonio Ria.